[Final Fantasy XII/Final Fantasy XIII] Limit break

Titolo: Limit break
Fandom: Final Fantasy XII/Final Fantasy XIII
Personaggi: Ashelia B’Nargin DAlmasca, Lightning Farron
Parte: 1/1
Rating: R
Conteggio Parole: 509 (LibreOffice)
Note: omosessualità, NSFW-ish, crossover, what if, crack

Limit break

Svariati centimetri del più arrugginito fra i suoi coltelli da caccia si conficcarono testardi nel terreno molle di pioggia. Con il corpo di lei a schiacciarla sull’erba irrorata di rugiada, Ashe si rese conto, non senza rammarico, che la situazione era ineludibile.
«Light,» ribadì per l’ennesima volta, inghiottendo una dose di fastidio a stento trattenuto come se si fosse trattato di una medicina «mi sembra di averti intimato di alzarti.»
«È Lightning per te, ragazzina viziata,» puntualizzò con rabbia l’interessata «e non mi sembra di averti accordato il permesso di darmi del tu!»
Ad Ashe servirono un paio di secondi per sgranare gli occhi e realizzare l’esatta portata dell’affronto.
«Potrei dire lo stesso per te, e non mi sembra il momento di ricordarti che saresti ancora nella stanza segreta del Palazzo, a farti cogliere da un nugolo di guardie con le mani nel sacco – il mio sacco – se non fosse stato per noi!»
«Il che suppongo implichi che, in segno di eterna gratitudine, io debba star zitta mentre tu tratti me come se avessi staccato gli ori dai tuoi cornicioni e Basch come se avesse ammazzato tuo padre!»
«C’è qualcuno fra noi che possa assicurarmi che lui non l’abbia fatto davvero?» replicò la principessa, gelida.
«Guardalo negli occhi e trova il coraggio di dimostrarmi il contrario» soffiò Light, puntando su di lei due occhi così penetranti che, se Ashe non fosse stata la sua regina intrappolata nella morsa delle sue cosce, avrebbe fatto un passo indietro.
«Sai che potrei riportare questa conversazione per direttissima alla corte marziale, soldato?» la minacciò, piccata.
«La corte marziale di quale Dalmasca, Maestà?»
Sempre più incredula, Ashe sbatté le ciglia.
«E, per passare direttamente alla minaccia di pena capitale, intendete effettuare il vostro reclamo prima o dopo che io abbia protestato contro il fatto che voi, a differenza mia, vi rifiutate di indossare i pantaloncini sotto un capo di vestiario proibitivo anche per il buoncostume della più comune ragazza dalmasca?»
«Tu non oseresti, razza di—»
«Ahimè, credo proprio di sì» ridacchiò Light, prima che l’ultimo, sdegnato anatema della ragazza sotto di lei scivolasse inutile contro la punta della sua lingua.
Lo stupore del primo momento non fu superiore all’aspettativa – il corpo di Ashe si irrigidì in uno spasmo probabilmente indignato, ma poi cedette così all’improvviso da far spezzare il fiato di Light nella bocca di lei, in un attimo di indecisione sufficiente perché Ashe potesse staccare le labbra dalle sue.
«Mettiamo le cose in chiaro,» sbuffò, le parole un po’ affannate che inciampavano nello spazio tiepido dei loro respiri «quale corte marziale, io ti ammazzo!»
«Fallo,» rise Light, un po’ sorniona, e tutte quelle elle resero inevitabile lo sfiorarsi impercettibile di due lingue troppo vicine «non dirmi che devo insegnarti come si strangola a mani nude!»
«Magari dopo» convenne la principessa, affondando a tradimento una mano fra i suoi capelli.
«Attenta,» balbettò Light, in un attimo utile a riprendere fiato «potrei accidentalmente sbagliare estremità del colt—ahia!» esclamò, improvvisamente colpita da un calcio foderato di tutto il bronzo degli schinieri.
Decisamente meglio tacere.

~

A/N 16 settembre 2010, ore 1:38. Suppongo che affermare a mia discolpa che non è la prima Lightning/Ashe che scrivo non equivalga esattamente a una discolpa. Però a mia discolpa dico che l’ho scritta in mezz’ora per colpa di El Defe. E che ho sostituito Vaan con Light.

Juuhachi Go.

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