[Cime Tempestose] Beggars

Titolo: Beggars
Fandom: Wuthering Heights (Cime Tempestose)
Personaggi: Catherine Earnshaw, Heathcliff
Parte: 1/1
Rating: G
Conteggio Parole: 383 (LibreOffice)
Note: what if, per la Notte Bianca @ Maridichallenge

Beggars
[Notte Bianca] Wuthering Heights what if, “Sposami”

Sotto l’assalto sferzante della pioggia, la cancellata di legno, già consunta dall’usura, ululava un lamento che si perdeva fra il vento che strappava l’erica dalla brughiera.
Heathcliff lasciò che il legno continuasse a frustare i fianchi del proprio cavallo sellato alla buona. Rimase a guardarsi indietro con gli occhi sgranati e le labbra arricciate in un misto di incredulità e disgusto. Fra i capelli che gli gocciolavano addosso, impeciati di fango e acqua piovana, solo uno spiraglio delle mani di Cathy, aggrappate alla coda del cavallo come se intendesse scarnificarlo con le unghie.
Batteva i denti, incoronata di lunghe ciocche di boccoli disfatti, lo scialle attaccato al corpo come una seconda pelle, la lana pesante che evidenziava ogni palpito del suo respiro. Eppure, Heathcliff sapeva che non era il freddo a farla tremare: i suoi occhi bruciavano come un fuoco.
«Tu non oserai lasciarmi!» urlò, sovrastando il vento in un’ondata di rabbia.
«Ma tu oserai sposare Linton!» ruggì Heathcliff di rimando, sputando a terra con disprezzo «La tua anima per un po’ di agio e qualche moina, e un vestito da bambola in più!»
«Vorresti fare di me una pezzente che mendica sul ciglio di una strada, e non proveresti un briciolo di rimorso!»
«Il rimorso lo lascio al latte che ha nel sangue, e al fuoco che tu hai nel tuo, Cathy!» esclamò lui, con una tale violenza da farle credere che potesse sporgersi per schiaffeggiarla «Non è per qualche metro di merletto che si mente alla propria natura – sarò lontano abbastanza da farti torcere dal dolore, quando te ne accorgerai! Io non provo mai rimorso. Tu lo sai, e non t’importa. Preferiresti morire schiacciata dalla fame in un mio abbraccio, piuttosto che di languore in uno dei suoi!»
Catherine aprì la bocca, ma la richiuse solo per digrignare i denti, uno strano senso di umiliazione ed esasperata eccitazione che si scavavano una via sotto la pelle, come due ruote di un carro nel fango.
«Sposami.»
L’aveva aizzato con aria di sfida, e solo un istante dopo si era accorta che era stato Heathcliff a gridare la parola come uno schiaffo in piena faccia.
Una pausa per prendere il respiro, e Catherine aveva lasciato che Heathcliff la trascinasse a cavallo con uno strattone.
Chiuse le dita nella lana frusta dei suoi vestiti.

~

A/N 23 ottobre 2010, ore 1:37. Non mi piace granché, ma il prompt era bellerrimo ♥.

Juuhachi Go.

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