[X] Where have those flowers gone

Titolo: Where have those flowers gone
Fandom: X
Personaggi: Subaru Sumeragi, Fuuma Monou
Parte: 1/1
Rating: R
Parole: 500 (contatore di Landedifandom)
Note: per il COW-T, sesta settimana, missione 3; spoiler su X17, gore, angst, omosessualità implicita

Where have those flowers gone
[COWT #11] Lord, show me how to say no to this, I don’t know how to say no to this.

I.
«Accetterai l’occhio?»
«No.»
«Mh.»
Il Kamui Oscuro mi accende la sigaretta senza ulteriori commenti, poi, canticchiando, ripone l’accendino nei pantaloni. Ha le dita gialle di tabacco, la cornea destra è vuota dell’iride. Neppure la smorfia che ha sulle labbra gli appartiene, ma conoscere l’illusione non significa non esserne vittima – ogni magia del mondo, sanguisuga mai sazia, si nutre di desiderio. L’urna giace sulle pietre del giardino. Sudo al suo canto di sirena. Sposto l’attenzione, ma il suo luccichio d’argento mi richiama come una calamita.
«No» dico ancora, con più forza.
Lui ride e basta.

II.
«Accetterai l’occhio?»
«No.»
Una cugina di mia nonna è morta.
Vestiti a lutto, i familiari più prossimi – tutti Sumeragi con le facce rotonde di pianto – raccolgono i frammenti d’ossa della defunta, cercandoli nella cenere con le bacchette rituali. Qualcuno si adopera con zelo eccessivo, la punta della lingua che sporge dalle labbra.
Il Kamui Oscuro veste il kimono bianco di parente inconsolabile, ride senza freni. Aggrotto la fronte, guardandolo male, prima di accorgermi di essere l’unico a vederlo.
D’un tratto, un grido terrorizzato – qualcuno ha trovato dei fiori di ciliegio nella cenere.
Deglutisco.
L’Occhio mi chiama.

III.
«Accetterai l’occhio?»
«No» ed esco di casa, sbattendo la porta.
L’Agenzia della Casa Imperiale mi ha chiamato: una ragazzina è stata trovata impiccata a un ciliegio con le sue stesse budella.
Col collo spezzato e una patina di morte sugli occhi, come quelli di un’orata poco fresca sul bancone di un pescivendolo, mi guarda senza vedermi. Io, d’altro canto, non vedo che lei: i poliziotti sono nebbiose comparse, il loro nastro di plastica un vago pentacolo.
Fuggo, nauseato: mi volto, ma dietro di me c’è solo la quiete del parco vuoto.
Mi prendo il viso nelle mani.

IV.
«Accetterai l’occhio?»
«No.»
Il Kamui Oscuro si dondola, seccato, sul davanzale della mia finestra. Lo ignoro, digrignando i denti. Sono stanco e imbrattato di sangue non mio: un gruppo di adolescenti si è attardato a celebrare l’hanami. Col giorno, non sono rientrati: impensieriti, i genitori hanno chiamato la polizia. Sotto gli alberi, tuttavia, solo l’ombra dei fiori e un gruzzolo di denti, così il commissario ha chiamato me.
Li ho trovati, e non avrei mai voluto.
Esausto, chiudo gli occhi, ma non riposo: mi chiamano stiracchiandosi dal Ciliegio, come kappa affamati.
Il cuore mi impazzisce sotto le palpebre.

V.
Oggi il Kamui Oscuro ha la faccia pallida e grave di un sacerdote.
Mi sono svegliato nel giardino dei Sakurazukamori – un vento freddo spazza dal selciato irregolare i petali della sua sempiterna primavera.
Il Ciliegio, oggi, sembra una belva: divenute enormi, le radici hanno sollevato la pietra. Nei miei sensi, l’albero adesso parla con un muggito famelico, incontrollabile. Il tronco si torce in una forma bizzarra che lo fa sembrare squarciato. Mi avvicino e ne sfioro la corteccia di animale ferito.
Vieni, Subaru-kun?
Nessuno fugge al proprio destino, quando scatta su di noi come una tagliola.
«Accetterai l’occhio?»

~

A/N 17 marzo 2021, ore 21:20. Il titolo viene da Risingsong del Massive Attack. Subaru in salsa gore e grottesca mi sta prendendo troppo la mano. Sta prendendo una piega troppo surreale anche per quel che concerne il modo in cui io lo vedo personalmente. Questo prompt del COWT mi ha mandata un po’ in crisi – considerato anche che avevo promesso di non scrivere sulle CLAMP in generale – e l’idea di intendere una sorta di tentazione in cinque mini-casi macabri di Subaru non mi è venuta bene come pensavo, soprattutto perché il crescendo mi è venuto monco. Peccato :/.

Juuhachi Go.

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