[Final Fantasy XIII] And we dream through the noise

Titolo: And we dream through the noise
Fandom: Final Fantasy XIII
Personaggi: Hope Estheim, Snow Villiers, Lightning Farron
Parte: 1/1
Rating: G
Conteggio Parole: 332 (LibreOffice)
Note: per il Warning Weeks Fest, II settimana ~ DOMESTIC!fluff @ fiumidiparole

And we dream through the noise
[Warning Week Fest @ fiumidiparole – fluff]

Cocoon è una terra molto più cupa di quel che i suoi abitanti credano: Hope se ne rende conto adesso che viaggia fra le foreste dove la luce non filtra, dove ogni radice è fatta di un metallo vivo e mutevole, oltre che potenzialmente pericoloso. Ci sono sere in cui qualche animale squittisce e gorgoglia fra le fronde, e certo non è il miglior suono da ascoltare mentre la nostalgia (unita a un bel po’ di paura, diciamolo, perché la vita di un l’Cie è parecchio stancante) ti disegna ghirigori nello stomaco. Però, finisce sempre che si rannicchia sull’incerata come un bimbo, attendendo che Light gli si accucci accanto, la fronte contro la sua, e che Snow (non l’avrebbe mai detto) si lasci cadere dall’altra parte, una gamba sul terriccio e una sull’incerata, con il berretto ben calcato sugli occhi e i lembi del cappotto a fare da coperta male assortita.
«Dormi, campione» mugugna, un occhio chiuso e uno che resterà aperto ancora per poco.
Hope annuisce borbottando qualcosa che non capisce bene nemmeno lui, mentre la lana ruvida del cappello di Snow lo punge qua e là fra la fronte e i capelli. Light brontola, incrociando le braccia attorno a lui come in un gesto di protezione istintiva, e Hope, rilassato in quell’abbraccio involontario, si crede chi protegga davvero chi, perché, nel suo modo di fare, Hope rivede qualcosa di sua madre (perché le mamme sono toste, no?), eppure… Eppure, nel suo modo di dormire, Light sembra una bambina in pena, il naso arricciato sul filo di chissà che sogno, appallottolata come un riccio, se mai i ricci hanno avuto in sorte il destino crudele che è toccato a loro.
C’è da dirlo, però: sono all’addiaccio e nei guai fino al collo, ma a Hope dormire così ricorda quelle sere in cui si addormentava sul divano, nell’incrocio solido delle braccia dei suoi genitori.
Cose così, si dice, chiudendo gli occhi sul naso di Snow, non possono essere che un buon presagio.

~

A/N 16 aprile 2010, ore 21:37. Sì, mio primo tentativo su FFXIII per la fluff-settimana @ Warning Week Fest @ fiumidiparole, ambientata dopo che Snow e Hope “fanno pace”… sì, lo so che non c’è alcuna foresta, arrivati lì. O almeno così credo, il gioco devo ancora finirlo. Il titolo è un verso – storpiato causa circostanze – da “Recessional” di Vienna Teng.

*morta, ha appena finito di mettere note a racconto storico*

Juuhachi Go.

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